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Abstract/Sommario: La mancanza di consistenti resti monumentali di età arcaica da Fiesole, più volte lamentata, ha inevitabilmente condizionato in modo negativo le nostre conoscenze su questo distretto dell'estrema Etruria settentrionale ed anche il fenomeno delle cosiddette "pietre fiesolane", che costituisce l'aspetto certamente più significativo della cultura arcaica dell'area del medio Valdarno, ha avuto valutazioni che non sempre ne hanno colto il carattere alto ed impegnato, considerandolo un aspet ...; [Leggi tutto...] La mancanza di consistenti resti monumentali di età arcaica da Fiesole, più volte lamentata, ha inevitabilmente condizionato in modo negativo le nostre conoscenze su questo distretto dell'estrema Etruria settentrionale ed anche il fenomeno delle cosiddette "pietre fiesolane", che costituisce l'aspetto certamente più significativo della cultura arcaica dell'area del medio Valdarno, ha avuto valutazioni che non sempre ne hanno colto il carattere alto ed impegnato, considerandolo un aspetto, per certi versi, provinciale di un cantone dell'Etruria marginale e periferico.

Abstract/Sommario: Tra tutte le divinità del pantheon etrusco Fufluns è, forse , quella, più di altre, a cui negli ultimi anni si è visto rivolgere l'attenzione degli studiosi, che ne hanno più volte analizzato e discusso l'iconografia, il nome, il culto, i rapporti con la complessa figura del greco Dionysos, a cui in Etruria il dio è assimilato, nonché quelli con il latino Liber.

Abstract/Sommario: Si presentano tre antefisse tardoarcaiche - due a testa di Acheloo, una a testa femminile recuperate nel maggio del 1959 dalla Polizia Giudiziaria a Venturina e attualmente conservate nel Museo Archeologico di Firenze. I tipi erano già noti tra i materiali di Populonia. Rispetto ad ipotesi recenti, si riafferma l'origine tarquiniese delle matrici, ribadendo l'esistenza di rapporti tra il distretto minerario settentrionale e Tarquinia.

Abstract/Sommario: Se si escludono le iscrizioni pubblicate nel 1734 nel secondo tomo, delle Inscriptiones Antiquae, le poche altre segnalategli da Angelo Maria Bandini e da Antonio Lorenzo Magrini presentate nel 1743 nel supplemento del terzo tomo della stessa opera e quelle presentate dall'abate veneziano Francesco Antonio Zaccaria nella sua dissertazione sulle epigrafi di Ariminum in erila nel quarto volume delle Symbolae Litterariae dato alle stampe a Firenze nel 1749, ovvero le pagine dedicate ai ru ...; [Leggi tutto...] Se si escludono le iscrizioni pubblicate nel 1734 nel secondo tomo, delle Inscriptiones Antiquae, le poche altre segnalategli da Angelo Maria Bandini e da Antonio Lorenzo Magrini presentate nel 1743 nel supplemento del terzo tomo della stessa opera e quelle presentate dall'abate veneziano Francesco Antonio Zaccaria nella sua dissertazione sulle epigrafi di Ariminum in erila nel quarto volume delle Symbolae Litterariae dato alle stampe a Firenze nel 1749, ovvero le pagine dedicate ai ruderi delle cosiddette Terme di Nerone nel terzo tomo delle Inscriptiones Antiquae e quelle sul cosiddetto Sarcofago di Fedra stampate nello stesso volume, le antichità di Pisa occupano un posto affauo marginale nell'opera di Anton Francesco Gori...

Abstract/Sommario: Vengono qui presentati i vasi ed i frammenti etruschi a figure nere del Gruppo Pontico, del Gruppo "Spurinas" e del Pittore di Mica li recuperati a Populonia; nonché un gruppo di frammenti di skyphoi della Classe del Vaticano 236, per i quali si ipotizza una produzione locale.

Abstract/Sommario: Tra i numerosi frammenti di elementi lapidei rinvenuti presso la tomba a edicola detta del Bronzetto di Offerente di Populonia e pertinenti, in gran parte, alla decorazione del tetto della tomba, furono raccolti due pezzi particolarmente interessanti non solo per l'estrema rarità di sculture arcaiche in pietra a tutto tondo in quest'area dell'Etruria, ma anche per la sicura associazione ad un contesto tombale di cronologia ben definita.